aggiornato all' 8 agosto 2015

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di Andrea Camurani
Pubblicato il 03 luglio 2015 in varesenews.it

Il sito Unesco irraggiungibile da parte del servizio pubblico. Sulle spiagge incuria e relitti. Il comune partirà coi lavori per rifare l’approdo e ristrutturare il ristorante

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Isolino si, isolino no, l’isolino deve rimanere del Comune di Varese e di tutti quelli che lo apprezzano.
Isola Virginia il rilancio, dovrebbe coinvolgere i comuni rivieraschi come si evince nell’articolo su La Prealpina del 07 Febbraio u.s. della dott.ssa Barbara Zanetti e successivo articolo del 08.02 u.s.

A seguito della situazione non splendida, di come si trova attualmente l’Isolino/Isola Virginia descritta anche sul Corriere della Sera del 21 Gennaio u,s,, il ns segratario P.T. Mario Portulano ha avuto un incontro conoscitivo con gli Uffici competenti Assessore alla Cultura e relativi funzionari del Comune di Varese, per uno scambio di idee che, riteniamo interessanti dove sono state esternate le varie problematiche tecniche-logistiche-finanziarie e burocratiche.
Si presume di poter risolvere il restauro necessario per il Museo Ponti ed il punto Ristoro Museale, la navigazione Biandronno-Isolino, rendere possibile l’ospitalità turistico-archeologica in proiezione di EXPO 2015 (1° Maggio).
Nel frattempo, si è insinuata una mozione del Consigliere Comunale di Varese Alessio Nicoletti di vendere l’Isola a qualche privato “sprovveduto” dato che, con tutti i vincoli e divieti esistenti, non si comprende dove potrebbe esserci un interesse.
Rimaniamo nella logicità, il Comune di Varese, come unico proprietario del Bene Archeologico, Museo a cielo aperto nell’Oasi lacustre, dovrebbe restaurare le due palazzine, mettendole a norma e attivando una video sorveglianza, come già esposto dall’Assessore dr Longhini, per poter poi redarre un nuovo bando di gara per l’aggiudicazione a persone veramente “amanti della silente Isoletta” per conferigli la custodia-conservazione del Bene e gestione del Bar con cucina ad uso museale per i futuri visitatori-turisti.
Nei futuri restauri, si dovrebbe ideare, come già proposto, un “occhio” di riguardo alle persone diversamente abili, per poter anche loro vedere ed usufruire dei servizi messi a loro disposizione per potersi agevolmente muovere in questa Oasi-Museo.

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23 Gennaio 2015

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